Sōng…Rilassa!
Tanto sudore per una parola!
Ma poi il Maestro ti chiede di appoggiare una mano su di lui.
E nasce un movimento, che sembra affiorare dal nulla;
tu non riesci a capire perché ti sei spostato;
né cosa è;
né come fa.
Ma certo i tuoi piedi non sono più attaccati a terra,
“radicati”, come credevi.
Quell’unica parola è diventata un movimento,
e ancora più di questo:
un sapore che non avevi mai sentito.
Una nuova meta, una nuova strada.
Allora quel tacere del Maestro e tutta la fatica sono ben poco prezzo.
… Allora speri che il tuo sudore e il tuo lavoro parlino al Maestro
della tua gratitudine e della tua fiducia in lui.
Sabrina Carnali