A detta di tutti i partecipanti, il m° Shi Rong Hua nell’ultimo stage è stato veramente strepitoso: è riuscito a mostrare la complessità e la ricchezza della nostra Arte come solo lui sa fare.
Per me istruttore de “l’Arte del Tai Chi Quan” è stato uno stage semplicemente illuminante.
Un breve pezzo di forma, che noi eseguiamo oramai da anni, e di cui credevamo avere capito più o meno tutto, in un batter d’occhio ci è stato rivoltato, modificato.
Il Maestro ha parlato delle forze, dell’Intenzione, ci ha mostrato delle cose sempre più fini … ma per me c’era di più: si muoveva in modo diverso, diceva cose diverse, si proponeva in modo diverso.
Ho rimuginato molto, mi ci è voluto non poco per capire in cosa consistesse questo cambiamento che mi sfuggiva, non riuscivo ad afferrare; poi ho cambiato punto di vista, l’angolo di visuale.
Cerco di tradurre la cosa come posso.
I maestri insegnano prima le forme, poi passano a seconda delle loro capacità e della loro volontà a qualche cosa di più fine, ma che fa sempre parte della forma, come dire una forma fatta sempre meglio.
In questo stage il maestro non ha, invece, parlato delle forme ma ci ha detto di un atteggiamento, di un corpo, di una impostazione: ecco perché la forma ci è sembrata rivoltata come un calzino .
In realtà la forma non è mutata di molto, siamo noi ad essere cambiati!
A un certo punto dello stage il maestro ha detto:
queste cose non si possono insegnare, si possono solo mostrare poi ognuno deve ricercare e trovare.
Semplice anche se difficile da spiegare.
Loris